LE
FAMIGLIE ITALIANE ED IL MERCATO IMMOBILIARE
Il 15 ottobre u.s. Tecnoborsa ha pubblicato il risultato di un’indagine condotta dal CSEI (Centro
Studi sull’Economia Immobiliare), frutto di un’analisi elaborata sulla base di dati
statistici riguardanti il comportamento delle famiglie italiane in relazione
alla compravendita immobiliare ed al rapporto con le agenzie immobiliari nel corso del biennio 2012-2013.
L’indagine
ha rilevato che il 62,3% di famiglie italiane hanno ceduto un’abitazione avvalendosi del servizio di un canale di vendita, valore in
crescita rispetto al biennio precedente (12,3 punti percentuali). E’ stato
ritenuto che, con ogni probabilità, la crescita sia dovuta alla forte difficoltà
di trovare, da soli, un acquirente per il proprio bene, stante il protrarsi della crisi
attuale, mentre un canale specializzato dà la percezione di potere aumentare la
possibilità di vendita.
Dall’analisi è
emerso che il 56,2% delle famiglie, che hanno venduto un’abitazione, hanno
utilizzato l’agenzia immobiliare e invece solo il 6,8% è ricorso ad
altri consulenti.
Andando
a leggere le motivazioni che hanno spinto coloro che hanno venduto a non
utilizzare l’agenzia immobiliare, al primo posto si trova il loro costo troppo
elevato (78%), al secondo
posto e a parità di punteggio (11%), vi sono la scarsità dei servizi di
consulenza/assistenza offerti e la carenza delle offerte immobiliari.
Inoltre,
a chi non si è rivolto ad alcun professionista per vendere l’immobile è stato
chiesto quali canali informativi abbia utilizzato per promuovere il bene
oggetto della transazione ed è risultato che:
- l’81,8% è ricorso al passaparola,
- il 30,9% ha utilizzato i cartelli vendesi,
- il 10,9% Internet (di cui 7,3% siti specializzati e 3,6% social network),
- il 5,5% ha messo annunci su riviste specializzate
- il 3,6% su quotidiani.
Di
contro, sul versante “acquirente”, nel biennio 2012-2013 il 43,8% delle
famiglie che hanno acquistato un immobile hanno fatto ricorso ad un'agenzia immobiliare, percentuale rimasta sostanzialmente
invariata rispetto a quella registrata nel biennio precedente.
Tra
i principali motivi del mancato ricorso all’agenzia da parte di chi ha
acquistato un immobile il fattore prezzo resta determinante; infatti, in
ordine decrescente vi sono: il costo troppo elevato (72,4%), la scarsità di offerte
immobiliari (17,8%) e la scarsità dei servizi di assistenza/consulenza
offerti (9,8%).
A tutti quelli che hanno acquistato un’abitazione nel biennio 2012-2013 è stato chiesto tramite quali canali informativi sono venuti a conoscenza dell’immobile
ed è risultato che:
- il 42,4% dei casi ciò è avvenuto attraverso il passaparola con amici e conoscenti o i portieri e i custodi degli immobili;
- il 27,9% tramite un’agenzia immobiliare;
- il 10,3% attraverso siti e offerte presenti su Internet;
- il 15,5% dalla lettura di cartelli vendesi;
- il 2,8% tramite la consultazione di riviste specializzate;
- lo 0,7% attraverso i quotidiani;
- lo 0,3% con la consultazione di social network.
Il 37% (del 43,8% sopra rilevato) di coloro che hanno utilizzato l'agenzia immobiliare per acquistare il bene ne
sono venuti a conoscenza attraverso i seguenti canali:
- 16,5% consultando siti di offerte immobiliari su Internet;
- 9,4% notando cartelli vendesi;
- 7,1% attraverso il passaparola;
- 2,4% sfogliando riviste specializzate;
- 1,6% leggendo quotidiani.
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