LE TENDENZE IMMOBILIARI NEL 2015 SECONDO TECNOBORSA
Tecnoborsa ha pubblicato nel mese di luglio 2015 il risultato della sua ultima indagine congiunturale sull’andamento del mercato immobiliare.
In base ai dati raccolti, il 2015 si è aperto con una ulteriore della
tendenza al ribasso dei prezzi delle abitazioni. Il dato congiunturale conferma
il quadro di generale ribasso dei prezzi: quello registrato nel I trimestre
2015 è il quattordicesimo calo congiunturale consecutivo e, per la prima volta,
è il risultato di una diminuzione dei prezzi delle abitazioni nuove più ampia
di quella delle abitazioni esistenti.
Invece, nel campo delle locazioni nel II trimestre del 2015 si
registra ancora un lieve aumento dei canoni con un incremento dell’1% del
prezzo degli affitti che salgono a una media di 8,5 euro al mese, mentre a
livello annuale si registra una variazione positiva pari all’1,6%.
Tecnoborsa ha registrato un’impennata, nel 2015, nella erogazione di
nuovi mutui; quelli a tasso variabile rappresentano, nei primi sette mesi del
2015, il 49,4% delle nuove erogazioni complessive ma, nei mesi più recenti,
sono in forte incremento i mutui a tasso fisso che hanno superato a luglio 2015
il 60% delle nuove erogazioni - erano meno del 20% dodici mesi prima.
Si conferma pertanto l’andamento positivo che si registra ormai da due
anni a questa parte, dopo il crollo del biennio 2011-2012. Anche l’importo
medio richiesto rimane ancora contenuto, frutto sia del prezzo delle abitazioni
in costante calo sia dell’atteggiamento prudente da parte dei richiedenti;
infatti, si è attestato su 122.319 euro, al di sotto dei valori registrati nel
corrispondente mese degli anni precedenti e ben distante dal picco del 2010,
quando era risultato superiore a 140.000 euro.
La perdurante cautela da parte delle famiglie, nel tentativo di
individuare soluzioni che pesino il meno possibile sul reddito disponibile,
trova riscontro anche nell’orientamento verso piani di rimborso più lunghi: più
di 2 richieste di mutuo su 3 hanno scadenza superiore ai 15 anni.
Dunque, dopo una prolungata fase di difficoltà, coincisa con la crisi
economica degli ultimi anni e, soprattutto, con la debolezza e le incertezze
che hanno caratterizzato il mercato del lavoro, gli italiani stanno mostrando
un rinnovato interesse per il credito richiesto per finanziare l’acquisto della
casa e anche per sostenere i consumi.
Tuttavia, a seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, conclude
Tecnoborsa, la rischiosità dei prestiti in Italia è ulteriormente cresciuta e
le sofferenze lorde a maggio 2015 sono risultate pari ad oltre 193,7 miliardi.
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