COMMERCIALI, ARTIGIANALI E DI SERVIZI
L'art. 30 ter del Decreto Crescita 2019 ha previsto, a decorrere dall'01/01/2020, la concessione di un contributo a favore dei soggetti che procedono all’ampliamento di esercizi commerciali già esistenti o alla riapertura di esercizi chiusi da almeno 6 mesi, situati in Comuni con popolazione fino a 20.000 abitanti.
Le ipotesi di intervento ammesse per ottenere il contributo sono le seguenti:
a) RIAPERTURA sul territorio comunale di esercizi commerciali chiusi da almeno sei mesi;
b) AMPLIAMENTO di strutture commerciali già esistenti sul territorio comunale;
c) AMPLIAMENTO con riapertura di ingressi o di vetrine su strada pubblica chiusi da almeno sei mesi.
Sono ammesse a fruire delle agevolazioni previste le iniziative finalizzate alla riapertura di esercizi operanti nei seguenti settori:
- Artigianato
- Turismo
- Fornitura di servizi destinati alla tutela ambientale, alla fruizione di beni culturali, al tempo libero, al commercio al dettaglio,
- Somministrazione di alimenti e bevande al pubblico,
- Commercio limitatamente a:
-Medie strutture con superficie superiore ai predetti limiti e fino a 1500 mq nei Comuni con popolazione inferiore a 10.000 abitanti e a 2500 mq nei comuni con popolazione superiore a 10.000 abitanti
Sono escluse dalle agevolazioni previste dalla nuova norma le attività di:
-Compro oro
-Sale per scommesse
-Subentri in attività già esistenti precedentemente interrotte
- Le aperture di nuove attività e le riaperture, conseguenti a cessione di un’attività preesistente da parte del medesimo soggetto che la esercitava in precedenza o, comunque, di un soggetto, anche costituito in forma societaria, che sia ad esso direttamente o indirettamente riconducibile.
Le agevolazioni previste dal presente articolo consistono nell’erogazione di contributi per l’anno nel quale avviene l’apertura o l’ampliamento degli esercizi e per i tre anni successivi.
La misura del contributo di cui al periodo precedente è rapportata alla somma dei tributi comunali ( IMU, TASI, TARI) dovuti dall’esercente e regolarmente pagati nell’anno precedente a quello nel quale è presentata la richiesta di concessione, fino al 100 per cento dell’importo.
Il Comune, dopo aver verificato la dichiarazione presentata e il regolare avvio e mantenimento dell’attività, determina la misura del contributo spettante.
Nessun commento:
Posta un commento