DECRETO RISTORI: DISPOSIZIONI FISCALI
PREMESSA Con il DL 28.10.2020
(“Decreto Ristori”) sono state emanate le misure urgenti per la tutela della salute
ed il sostegno ai lavoratori ed ai settori produttivi a fronte della ripresa
dell’emergenza epidemiologica da Coronavirus (COVID-19). Di seguito si analizzano
le principali novità in campo fiscale. CONTRIBUTI A FONDO PERDUTO
PER DETERMINATI OPERATORI IVA Viene previsto un
contributo a fondo perduto per gli operatori economici, con partita Iva
attiva al 25 ottobre 2020, svolgenti come attività prevalente una di
quelle appartenenti ai codici Ateco individuati nella tabella riportata al
fondo della circolare. Possono fruire del contributo anche i soggetti con
ricavi o compensi eccedenti i 5 milioni di euro mentre sono esclusi i
soggetti che hanno attivato la partita Iva a partire dal 25 ottobre. L’indennizzo spetta se
l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi di aprile 2020 è inferiore ai
due terzi di quello realizzato nello stesso mese dell’anno precedente (al
riguardo occorre far riferimento alla data di effettuazione delle operazioni
ai fini IVA) ovvero, per chi ha attivato la partita Iva dal 1° gennaio 2019,
anche in assenza di tale condizione. Per rendere quanto più
rapido possibile l’incasso del contributo, è previsto che lo stesso venga
erogato direttamente dall’Agenzia delle entrate, senza necessità di alcuna
istanza, a coloro che nei mesi scorsi hanno ottenuto l’analogo ristoro
previsto dal decreto “Rilancio” ai sensi dell’articolo 25, Dl 34/2020 con
accredito sul medesimo conto corrente. I nuovi beneficiari, invece, dovranno
farne richiesta tramite la specifica procedura web di cui al provvedimento 10
giugno 2020. L’indennizzo – che non può
superare i 150mila euro – viene determinato applicando un determinato
moltiplicatore (dal 100 al 400% indicato nella seconda colonna della
tabella), differenziato in base al codice Ateco di attività. CREDITO D’IMPOSTA PER I
CANONI DI LOCAZIONE Il credito d’imposta per i
canoni di locazione degli immobili ad uso non abitativo e affitto d’azienda
viene esteso ai mesi di ottobre, novembre e dicembre 2020. Il bonus spetta
con riferimento ai canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo
(nella misura del 60%) e affitto d’azienda (nella misura del 30% o 50% per le
strutture ricettive). I beneficiari della misura
sono soltanto gli operatori dei settori indicati nella tabella allegata, a
prescindere dal volume di ricavi e compensi registrato nel periodo d’imposta
precedente. Accede all’agevolazione chi ha registrato un calo del fatturato
di almeno il 50% nel mese di riferimento rispetto allo stesso mese del
periodo d’imposta precedente. CANCELLAZIONE DELLA
SECONDA RATA IMU. Per beneficiare
dell’agevolazione, è richiesto che il proprietario dell’immobile sia gestore
dell’attività che in esso viene esercitata. In ogni caso, restano ferme le
disposizioni del decreto “Agosto” in materia di esenzione Imu per i settori
del turismo e dello spettacolo (articolo 78, Dl 104/2020), secondo cui non è
richiesta corrispondenza tra proprietario dell’immobile e gestore
dell’attività esercitata; pertanto, per le fattispecie individuate dalla
precedente norma, l’esonero dal versamento del tributo comunale si applica
indipendentemente dal fatto che le stesse sono comprese anche nella tabella e
che la nuova norma, in generale, prescrive la condizione della coincidenza
tra proprietario e operatore economico. PROROGA DEL TERMINE PER LA
PRESENTAZIONE DEL MOD. 770. Il termine per la
presentazione della dichiarazione dei sostituti d’imposta, modello 770,
relativa all’anno d’imposta 2019 è spostato dal 31 ottobre al 10
dicembre 2020. TABELLA CODICI ATECO CONTRIBUTO A FONDO
PERDUTO E CREDITO IMPOSTA AFFITTI
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