CEDOLARE SECCA SOLO PER L’USUFRUTTUARIO
In tema di cedolare secca l’Agenzia
delle Entrate, con la risposta ad interpello n. 216 del 15.2.2023, ha precisato
che tale opzione può essere esercitata dall’usufruttuario ma non dal nudo
proprietario. Al riguardo occorre precisare che, nel caso
in cui la proprietà dell’immobile sia frazionata tra “nudo proprietario”
(ovvero il proprietario che non può fruire del bene) ed “usufruttuario”
(ovvero il soggetto che può fruire del bene), l’Agenzia delle Entrate ha
sempre ritenuto che l’usufruttuario, in quanto soggetto legittimato ad
utilizzare il bene oppure a darlo in locazione a terzi, sia il soggetto
passivo di imposta. Tuttavia, una recente pronuncia della Corte
di Cassazione (sentenza n.18330 del 25.6.2021) ha affermato che “il
titolare del diritto reale di nuda proprietà su un immobile che ne abbia la
disponibilità di fatto, può concedere il bene in locazione, ed i canoni
pattuiti concorrono alla quantificazione della sua base imponibile”. Al riguardo l’Agenzia delle Entrate, senza
entrare nel merito della possibilità, per il nudo proprietario, di locare il
bene ed incassarne gli affitti, precisa che nel caso di locazione il presupposto per la
tassazione scaturisce non tanto dalla mera percezione del reddito bensì dal
possesso “qualificato” dell’immobile per cui il reddito è
imputato al soggetto che detiene l’immobile a titolo di proprietà piena
oppure a titolo di usufrutto e non a titolo di nuda proprietà. Per questo motivo:
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